
Bluetooth
storia e fasi
Il bluetooth nasce nel 1994 per invenzione dell’imprenditore olandese Jaap Haartsen collaboratore dell’azienda svedese Ericsson. L’idea iniziale dell’azienda era quella di rendere possibile essere sempre interconnessi gli uni con gli altri, da qui si spiega il motivo della scelta di chiamarlo bluetooth (in lingua originale danese Blàtand: dente-azzurro).

Origine semantica:
Il nome deriva appunto dal generale danese chiamato Blàtand, per via del suo dente grigio/azzurro, il quale unificò tutto il popolo scandinavo sotto un unico regno, rendendoli uniti gli uni con gli altri proprio come l'obiettivo primario che ha portato all’invenzione del Bluetooth.

Insieme all’invenzione del bluetooth vennero anche stilati due punti fondamentali da associare ad esso :
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avere un basso consumo,
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un’ampia ricezione e un basso costo di produzione.

Inizio del successo:
Successivamente bisogna dire che, anche se è il 1994 l’anno indicato come anno zero del bluetooth, in realtà solo quattro anni dopo si avvieranno i lavori per raggiungere uno standard comune e ancora un anno dopo verranno rilasciate le indicazioni per permetterne la produzione in massa. Solo nei primi anni 2000 si inizieranno a vedere i primi dispositivi compatibili con questa tecnologia all’avanguardia, ma bisognerà aspettare l’avvento dei primi telefoni e computer a “buon mercato” perché ci sia il vero e proprio boom.

Perché usarlo quotidianamente?
Ed è qui che veniamo al principale utilizzo moderno del bluetooth:
l’ambito dell’intrattenimento…
Basti pensare agli auricolari, o cuffie bluetooth con le quali passiamo innumerevoli momenti della nostra giornata: come sul treno, durante una videochiamata o semplicemente per guardare un film senza essere disturbati. Sempre partendo da questo ambito arriviamo anche alla creazione della più recente tecnologia di cancellazione del rumore, relativamente nuova sul mercato, che sta iniziando ad essere sempre più indispensabile e presente nei nostri auricolari cableless
Scritto da:
Giuseppe Soglia
